Il cambiamento climatico causato dalle emissioni di gas serra richiede un’accelerazione della transizione verso energie pulite e rinnovabili. In questo processo di natura politica contano anche le scelte dei privati, degli imprenditori e dei semplici cittadini: il futuro infatti appartiene a tutti e ognuno deve fare la sua parte.
L’Italia ha avviato da un decennio la transizione energetica, seguendo una road-map condivisa con altri paesi europei, puntando ad una strategia energetica a impatto climatico zero al 2050. Secondo i dati ufficiali 2017, l’energia elettrica utilizzata in Italia proviene per il 37% da fonti rinnovabili, ma è ancora consistente il ricorso a combustibili fossili, soprattutto gas naturale (42%) e carbone (14%), con un bilancio pesante in termini di emissioni di CO2.
I consumi domestici di energia costituiscono una voce importante nel quadro nazionale, e il gas metano incide oltre il 50% sul totale. Con le politiche di incentivi statali, l’autoproduzione ha raggiunto un peso significativo ma l’efficienza nei consumi è ancora ampiamente migliorabile.
Le scelte individuali contano, sia sul piano etico sia in un’ottica concretamente economica. Viviamo in una regione estremamente soleggiata, con un clima mite: l’autoproduzione con impianti fotovoltaici può garantire la copertura totale del fabbisogno energetico di un’abitazione.
Associando un impianto di climatizzazione possibilmente con pavimenti radianti, alimentato da una pompa di calore che assicura anche la produzione di acqua calda sanitaria, si raggiungono livelli di efficienza elevatissimi. Se si sceglie la cottura a induzione, in pratica si può eliminare il ricorso al gas. Non solo autosufficienza, ma anche una drastica riduzione dell’impatto in gas serra.
La sostenibilità ambientale e il ricorso alle fonti rinnovabili sono temi ormai consolidati nell’opinione pubblica. È una scelta importante, un investimento sul futuro. I bonus fiscali sono un valido incentivo in caso di ristrutturazioni, soprattutto oggi che si costruisce meno e si recupera sempre di più; nelle nuove costruzioni invece già da qualche anno vige l’obbligo delle rinnovabili.
Il ritorno economico si realizza sul breve periodo, un intervento ben progettato e realizzato si recupera in 4/5 anni. C’è poi un risultato immediato, il benessere: la climatizzazione a pompa di calore con pavimenti radianti assicura un comfort notevolmente superiore rispetto ai sistemi tradizionali, generando un’“eterna primavera” tra le mura domestiche, con consumi ridotti e minimizzazione degli sprechi.
I sistemi di controllo remoto consentono di ottimizzare le prestazioni dell’impianto in relazione alle proprie abitudini ed esigenze. C’è inoltre un appagamento psicologico ben conosciuto da chi ha realizzato interventi di autoproduzione ed efficienza energetica: la soddisfazione di produrre l’energia per i propri fabbisogni e di consumarla in maniera virtuosa, senza provocare ripercussioni sull’ambiente.
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